Architetture futuristiche
La geometria in architettura è sempre stata la base, lo strumento con cui delineare gli spazi e generare le forme che danno corpo agli edifici.
Non si può pensare che un’architettura sia funzionale se non è costituita da rapporti geometrici ed allineamenti, dettagli che possono sembrare di poco conto ma che invece rendono vivibile e piacevole un ambiente.
Tante architetture sono ispirate da disegni geometrici, che compaiono sia sulle facciate degli edifici sia nei dettagli del design degli interni. Giocando alla ripetizione di elementi uguali vengono a crearsi effetti ottici particolari in piccole e grandi dimensioni.
I moduli e i motivi possono essere ricreati mediante l’uso di diversi materiali:
Pietra: la facciata dell’edificio di Rudolf Weißer e Hubert Schiefelbein, ultimato nel 1974, è costituita da 4000 m2 di porfido Rochlitzer lavorato con motivi geometrici particolari.
Ferro: I motivi qui vengono declinati in una struttura decorativa che incornicia e caratterizza la zona vasca, creando, come una matrioska, una stanza nella stanza da bagno.
Vetro: Un esempio della declinazione delle geometrie nel vetro è sicuramente la biblioteca dell’università di Aberdeen di Schmidt Hammer Lassen. Le lastre in vetro, opaco bianco e trasparente, denotano i piani in facciata e danno vivacità al prospetto.
Tessuti: La realizzazione perfetta della geometria si concretizza negli elementi tessili. Il contrasto di colori contribuisce poi ad accentuarne i motivi.
I moduli sono sviluppati in svariati materiali, dal ferro al cemento armato, applicando così varie lavorazioni, forature o tagli.
Questo tema è un eterno futuro, un trend sempre riutilizzato nella contemporaneità ma che ha origine più di 50 anni fa.